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Linux: vsFTPd, chroot e link a directory

vsFTPd è una dei server FTP maggiormente diffusi nelle recenti distribuzioni Linux. Recentemente mi è capitato di trovare il modo di garantire l’accesso ad un utente del servizio FTP, caratterizzato dall’essere in chroot, ad una particolare directory residente in tutt’altra posizione all’interno del filesystem. Di primo impulso la prima idea è stata quella di creare un link simbolico dentro la home dire dell’utente verso la risorsa specificata. Peccato che vsFTPd, probabilmente per politiche di sicurezza restrittive, si rifiuti di seguire il link da me creato, infatti tentando di effettuare un change directory (cd) otterremo il messaggio “Failed to change directory”. Cercando in rete ho trovato la soluzione! Montare la porzione di filesystem all’interno della home directory dell’utente ftp tramite l’utilizzo del comando mount e del parametro —bind, vediamo come. Continue reading

Come installare Tor su Linux

Questa guida vuole mostrare una delle possibili di strade che si possono seguire per l’installazione di Tor su una piattaforma Linux.

Premessa: questa guida è stata testata su Backtrack 5 r3, ma dovrebbe andare bene anche per le varie derivate Debian/Ubuntu.

“Tor (The Onion Router) è un sistema di comunicazione anonima per Internet basato sulla seconda generazione del protocollo di onion routing.
Tor protegge gli utenti dall’analisi del traffico attraverso una rete di onion router (detti anche relay), gestiti da volontari, che permettono il traffico anonimo in uscita e la realizzazione di servizi anonimi nascosti. Originariamente sponsorizzato dalla US Naval Research Laboratory, è stato un progetto della Electronic Frontier Foundation ed ora è gestito da The Tor Project, una associazione senza scopo di lucro.”  (wikipedia) [fonte] Continue reading

Linux – unire due o più wordlist senza duplicati

Può sempre tornare utile un trucco per unire due file di testo con elenchi di parole da unire in un unico file, il caso più emblematico è quello delle wordlist da incorporare in una nuova. In questo caso si rende necessario fare attenzione a non introdurre parole già presenti generando inutili duplicati. Per fare questo possiamo agire in due modi da console di Linux:

cat file1 file2 [fileN] | sort | uniq -i > NuovaWordlist

oppure

cat file1 file2 [fileN] | sort -u > NuovaWordlist

tra parentesi quadre l’opzione di aggiungere N file. I comandi sono equivalenti.

Filtrare una wordlist in base alla espressioni regolari con SED

Se su un sistema operativo Linux volessimo filtrare una wordlist in base ad alcune regole, ci può venire in aiuto il comando sed.

Per esempio se dal file wordListFile volessimo estrapolare solo le parole di lunghezza da 5 a 6, formate sia da cifre che da lettere:

[cc lang=”bash” escaped=”true”]

sed -nr ‘/^[[:print:]]{5,6}$/p’ wordListFile > wordListFiltered

[/cc]

Il comando è costituito da:

  • -n   per non stampare le linee di default
  • -r   per usare la verstione estesa delle espressioni regolari
  • /……/   Quando si incotnra ciò che è contenuto qui dentro…
  • ^…..$   Per tutta l’intera riga
  • [[:print:]]   seleziona qualsiasi parola stampabile
  • {5,6}   di lunghezza tra 5 e 6
  • p   in fine stampa

Sicuramente ci saranno altri svariati modi, ma questo mi sembra già più che soddisfacente.

 

Thunderbird si apre due o più volte

Ultimamente mi succedeva che all’avvio del programma di posta Mozilla Thunderbird venivano aperte due istanze contemporaneamente. Adesso non so bene il motivo di tale anomalia, forse a causa di un’operazione di Drag&Drop di una delle schede al di fuori della finestra principale che ha generato una nuova sessione del programma con la sola tab da me trascinata fuori. Googlando un po per la rete ho trovato la soluzione, almeno per il mio caso ha funzionato subito alla grande, è bastato rinominare o cancellare il file session.json presente nella cartella del profilo di Thunderbird.

Quindi per Windows XP basta andare su C:\Documents and Settings\UTENTE\Application Data\Thunderbird\Profiles\PROFILO dove:

UTENTE: è il nome dell’utente con il quale accedete al sistema operativo
PROFILO: è generalmente una sequenza di lettere e numeri che generalmente termina con .default

In alternativa su altri sistemi operativi targati Microsofot potete utilizzare gli shortcut dati dalle variabili d’ambiente così: %APPDATA%\Thunderbird\Profiles\PROFILO

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Da Ubuntu Linux a Windows l’orologio si sposta di ore indietro o avanti

Quando andavo sulla partizione con installato il sistema operativo Ubuntu mi accorgevo che l’orologio di sistema veniva poi spostato di 2 ore in avanti. Questo è dovuto dal fatto che Ubuntu utilizza il sistema UTC per la regolazione dell’orario di sistema. Per eliminare questo fastidioso problema dobbiamo andare a modificare, con i permessi di root, il file /etc/default/rcS che si è in sostanza un file contenente delle variabili che influiscono sugli script di boot.

 

Impostando quindi la variabile su no:

[cc]UTC=no[/cc]

al prossimo riavvio il problema sarà sparito.

 

Estrarre un singolo file da un archivio tar

L’estrazione di uno o più file da un grosso archivio tar (tarball) può comportare parecchio tempo, specialmente se viene lanciata su un DAT. Per questo motivo nasce questa breve guida, per non appuntarmi il comando specifico da utilizzare per il recuperare dati dal backup a nastro senza fare delle prove o delle ricerche sulla rete.

Prendiamo ad esempio il file aMule-2.2.6.tar.bz2, il file dell’applicativo aMule compresso con Bzip2.

Qui di seguito unno screenshot dei comandi dati per estrarre alcuni specifici file dall’archivio.

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Prevenire istanze multiple di un programma

Spesso si ha a che fare con istanze multiple dello stesso programma, anche se a volte si tratta di un uso scorretto ed involontario. Quando viene dato in uso un sistema o, in particolar modo, un’istanza di un programma che viene seguire su di una postazione dedicata, può capitare che qualche utente “distratto” possa non accorgersi che tale programma sia stato minimizzato nella systray e che quindi non trovandolo (forse neanche cercandolo) tenti di riaprire una nuova istanza dello stesso. Naturalmente questo può portare a conseguenze imprevedibili, le più delle quali hanno in comune un mal funzionamento del programma. Le strade sarebbero diverse, dal mandare una corrente elettrica all’utente poco attento, all’autodistruzione della postazione, o magari più semplicemente alla mancata esecuzione dell’applicazione con contorno messaggino di ammonimento.

Quest’ultima è (purtroppo) una delle scelte più razionali che possiamo prendere. Così cercando sulla rete ho trovato su  http://gallery.technet.microsoft.com/scriptcenter/b16df5e7-e03a-41f2-9991-b3f88ce49002 un VBScript che ho leggermente ritoccato che eviterà di mandare in esecuzione lo stesso eseguibile più volte ed inoltre ammonirà a vostro piacimento l’utente poco accorto. Continue reading

VisualSVN server certificate key usage violation

Utilizzando il VisualSVN server per la gestione CVS può succedere che l’handshake nella comunicazione con protocollo SSL (https, porta 443) tra il client ed il server possa fallire. Questo generalmente si verifica quando il server utilizza un certificato auto validato (self-signed, n.d.a.) e si utilizza un client Subversion insieme alle librerie GnuTLS. Questo problema può verificarsi anche dopo un qualsiasi aggiornamento dei pacchetti con il gestore dei pacchetti di Linux (personalmente mi è capitato su Ubuntu11.04) .

Per aggirare esistono due possibili soluzioni.

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Windows XP: Errore Crypt32

Cause:

Questo comportamento può verificarsi se il componente aggiorna certificati principali è attivato e il computer non è in grado di connettersi al server di Windows Update su Internet. Tramite il componente Aggiorna certificati principali vengono aggiornate tutte le Autorità di certificazione principale attendibili dal server Microsoft Update a intervalli regolari. Continue reading